Pubblicato il 23-04-2017 in Magazine

I pesci predatori del Centro di pesca Arcipelago Toscano - L'ALALUNGA

Pesce migratore pelagico gran nuotatore, è molto sensibile, come tutti i suoi congeneri, alle variazioni di temperatura e si trova soltanto in acque con temperatura superiore ai 14°. Si ciba di ogni sorta di organismi marini che incontra nelle sue peregrinazioni, soprattutto pesci, tra cui molti pesci ago pelagici, cefalopodi e crostacei planctonici.
E' strano che questa specie di tonno così rimarchevole, così abbondante e così pregiata per la delicatezza delle sue carni, sia passata inosservata a tutti gli ittiologi fino alla metà circa del XVIII secolo. La prima inequivocabile descrizione è data dal naturalista italiano F. Cetti, il quale nella terza parte del suo libro intitolato « Animali di Sardegna » (Sassari 1774-1777) così si esprime: "Si concepisca un tonno di un 10/15 libbre corredato di ali, ossia pinne pettorali lunghissime che giungono a toccare la 2a pinna dorsale e s'avrà la giusta idea dell'alalunga. Dorso azzurro nero acciaio, ventre biancastro. Una stretta fascia irregolare iridescente con toni verdastri verso la coda divide la zona scura del dorso da quella chiara del ventre. Le pinnule dorsali e in genere una o due di quelle codali più grosse hanno una zona centrale giallo cromo. Le altre sono grigiastre. Il margine posteriore della codale è listato di bianco. Si trova In tutti i mari caldi e temperati del mondo. Noto in tutto il Mediterraneo ma solo in aree piuttosto delimitate, particolarmente sulle coste del Tirreno e del Mar Ligure in Italia e su quelle della Grecia. Non è citato nel Mar Nero. Sulle nostre coste è comune in Sicilia."
 

traina alalunga

Traina con l'artificiale:

La traina d’altura è sicuramente la tecnica di pesca con cui viene catturata soventemente l’alalunga. Essendo un pesce pelagico migratore, spesso per trovare le zone buone di pesca dobbiamo allontanarci molte miglia dalla costa per trovare le zone adatte alla pesca di questo tunnide. E’ obbligatorio trainare sulle linee batimetriche superiori ai 100 metri ed in base a ciò è anche spiegato perché tale pesce è praticamente assente nell’alto Adriatico. Quando si traina all’alalunga conviene sempre avere in mare almeno 4 canne in modo da possedere un assetto di traina perfetto con variazioni di artificiali. Inutile sottolineare che chi possiede gli outrigger può benissimo aumentare il numero delle canne. L’alalunga è un predatore che difficilmente mangia esche trainate vicino alla poppa e quindi in scia perciò conviene sempre allontanare le esche. La giusta disposizione delle canne rispetto alle esche usate, è quello di predisporre due octopus laterali in superficie ed uno o due rapala sulle canne centrali. La distanza delle nostre esche rispetto allo specchio della barca si orienta sempre tra i 40 ed i 60 metri dalla poppa. La velocità di traina varierà da un minimo di 5 ad un massimo di 8 nodi a seconda della dimensione degli artificiali che impiegheremo. Molta importanza è il variare dei colori dei nostri artificiali in base alle zone di pesca e alle condizioni meteo. La paletta metallica del Rapala Magnum riflette bene anche in condizioni di luce scarsa, mentre i colori possono variare a seconda della presenza di pesce azzurro o krill in mangianza (azzurro e arancio).

Attrezzature consigliate:

Canne:  Le migliori canne per insidiare l’Alalunga sono quelle nella fascia di libbraggio tra le 6 e le 20 libbre. Le Tyrnos A trolling Lite, le Catana AX trolling e la CX trolling lite sono sicuramente adatte allo scopo, sia per gli amanti dei libbraggi sottili che per quelli che cercano il giusto compromesso tra pesce e potenza della canna.

Mulinelli: I mulinelli rotanti più appropriati sono classificati con la dicitura 12 o al massimo 20 libbre.

Monofilo da imbobinare: La lenza massima da imbobinare sarà 20 libbre, con tale carico di rottura che equivale ad un diametro ca. dello 0,40 mm.

Monofilo per finali: L’artificiale andrà collegato ad un fluorocarbon. Il nuovo OCEA Shimano è sicuramente quanto di meglio possiamo avere. La lunghezza del terminale sarà circa 2 metri e come diametro meglio restare in un range di sicurezza e quindi intorno allo 0,50 mm. di diametro.

Artificiali: Le esche migliori sono minnow Rapala sia nel modello magnum affondante (con paletta di metallo) e galleggiante (paletta in plastica nella misura 14 e spesso anche 18 centimetri. L’alalunga però abbocca anche a octopus trainati in superficie. Tra i minnows da preferire il testa rossa ed il tigrato anche con colori accesi. Per gli octopus solitamente il blu ed il rosso/arancio sono i migliori.

Continuate a seguirmi sul mio sito per scoprire tecniche, trucchi e consigli per insidiare al meglio le specie dei nostri mari!

Marco Meloni