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Rapala MaxRap 17 in condizioni avverse
Esistono circostanze in cui le possibilità di entrare in pesca sono limitate, specialmente in inverno, quando situazioni di mare mosso e vento frontale, sono abbastanza frequenti. Se poi il predatore che stiamo ricercando è anche l'unico che in quel preciso spot può essere presente nonostante le condizioni avverse, le "armi" a nostra disposizione si riducono a poche opzioni.
Il vento frontale o laterale spesso penalizza il lancio dei nostri jerk minnow, accorciandone la distanza raggiungibile e deviando la direzione di arrivo dell'esca. Così si limita drasticamente la nostra area di pesca e se a questo si sommano condizioni di mare mosso, con le relative complicazioni a far nuotare le esche tra le onde sotto il pelo dell'acqua, il risultato potrebbe essere quello di non riuscire praticamente a ricercare il nostro pesce target.
Il Rapala Max Rap, nella dimensione da 17cm, è l'esca ideale per affrontare situazioni estreme di lancio con onde e forte vento, in relazione ad un esca palettata, che pesa soltanto 28gr. La dimensione contenuta della paletta, il sistema di pesi interni e la forma aerodinamica, la rendono, se lanciata adeguatamente, un esca in grado di affrontare praticamente qualsiasi circostanza, sia in Mediterraneo che in Oceano.
Per effetture un buon lancio ''windproof'' e sfruttare al massimo la struttura di quest'esca, in condizioni di forte vento, è necessario posizionare la canna lateralmente, in modo da fiondare con energia e far viaggiare l'esca orizzontalmente rispetto alla superficie dell'acqua. Riuscendo invece ad individuare la direzione di provenienza del vento, un lancio in direzione esattamente opposta è l'ideale: l'aerodinamica dell'esca riduce al minimo l'attrito con la massa d'aria in direzione opposta che attraversa, consentendogli di viaggiare dentro di essa fino a raggiungere ottime distanze.
Va ricordato inoltre che il MaxRap è un esca che può sviluppare vari tipi di nuoto a seconda della direzione della canna. Se la punta viene rivolta verso il basso, un recupero combinato ad intense jerkate tiene l'esca in assetto anche in presenza di forti onde. Al contrario, se la punta è rivolta in avanti, l'esca mantiene un nuoto appena sotto la superficie, utile quando si pesca su pianori rocciosi, fino quasi ad uscire dall'acqua se la punta della canna viene portata in alto, ideale quando l'esca è manovrata a distanza di sicurezza rispetto alla zona di frangenza delle onde.
Inoltre quando si pesca in condizioni di questo tipo, è importante impiegare un trecciato cilindrico e molto sottile, resistente alle forti sollecitazioni di strappo in fase di lancio, come il Sufix 832.
Andrea Giardina
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