Pubblicato il 12-10-2017 in Prodotto

CARPFISHING ULTRALIGHT: L'ALTRO MODO DI VIVERE UNA PASSIONE

In un periodo questo, dove il tempo diventa sfuggevole, dove la velocità è il nuovo ritmo che scandisce le nostre giornate, riuscire a dedicarsi alla propria passione trascorrendo lunghi periodi lungo le sponde alla ricerca dell'ambito trofeo, sembra essere ormai uno status per pochi eletti.

La voglia di pescare però rimane molta, la passione padroneggia intrisa sottopelle e cerchiamo di adattarci, sfruttando ogni attimo di libertà per dedicarci in qualche modo alla nostra passione: legando un terminale, preparando delle esche, o preparando le borse con la minuteria.

Il carpfishing "classico" impone ritmi e modalità ben precise, scelta dello spot, pasturazione preventiva, posa dei terminali, lunghe attese immersi nella natura.

Come fare però quando il tempo a nostra disposizione è veramente poco, quando a disposizione si ha una mezza giornata o anche meno?

La soluzione è il carpfishing ultralight! Attenzione non parlo di un metodo di pesca banale e di ripiego, ma bensì di un modo di pensare la pesca che va al di la della semplice attesa, qui si parla di azione allo stato puro!

Attrezzatura, inneschi e spot vanno studiati e ricercati per riuscire a cogliere il massimo nel minor tempo, aspettandosi qualsiasi sorpresa, dal momento che dietro ad ogni partenza può nascondersi una piccola carpa, ma anche il nostro record personale.

Andiamo a vedere insieme quali sono gli aspetti di punta di questo meraviglioso metodo di pesca, che a mio parere conta di alcune semplici regole di base: attenzione, attrazione, precisione e leggerezza.

Svisceriamo ogni singolo aspetto:

carpfishing ultralight

ATTENZIONE

Sicuramente la scelta dello spot è una parte fondamentale per l'esito della sessione, in quando dovremmo riuscire a scegliere la posta in base ai segnali di presenza dei pesci in quella zona, in modo da essere noi a trovare il pesce e non doverlo aspettare. Certamente non tutti i luoghi si addicono a questo metodo, ma piccole cave, piccoli corsi d'acqua la fanno da padrone. Credo comunque che avendo a disposizione solo poco tempo in più tutte le acque siano ottime per questo metodo. Nelle varie sessioni dovremo riuscire a cogliere gli spostamenti dei pesci e carpire i loro comportamenti. Tutto ciò è possibile solamente ponendo la massima attenzione su tutti i movimenti dell'acqua che possano indicare la presenza del pesce.

Il carpfishing ultralight non è affatto una pesca statica, quindi dovremmo rischiare nel rilanciare ogni volta che ne sentiremo il bisogno, cercando di stuzzicare al massimo la curiosità dei pesci.

ATTRAZIONE

Proprio questo secondo punto diventa fondamentale, l'attrattività sul nostro innesco. Questa deve essere massima, in modo che il pesce una volta in zona, non trovi null'altro che il nostro innesco.

Qui si potrebbero spendere molte parole in quanto le esche fanno parte di qual bagaglio personale intoccabile dove ognuno vuole dire la sua; io mi limito a consigliare alcune presentazioni ed esche che mi hanno sempre regalato catture e in cui ho la massima fiducia anche dopo anni. Le mie vecchie glorie sono date soprattutto da presentazioni pop up o neutre, e sempre più spesso mi affido ad esche finte.

Gli inneschi che prediligo sono principalmente fluo, per incuriosire il pesce visivamente ed hanno generalmente profumazioni molto forti, come mulberry, pineapple, banana, crab, squid a seconda dei luoghi di pesca. Credo tuttavia che in questo metodo, non sia l'innesco in se a fare la differenza, lo dimostra il numero di catturre che si effettuano utilizzando appunto esche finte di qualsiasi colore, ma che invece sia proprio ciò che accompagna l'innesco a fare la differenza.

Il mio approccio è sempre molto semplice, con utilizzo di terminali leggeri e fini, con ami piccoli ed esche altrettanto piccole, ma cosa fondamentale è come presento l'esca.

L'utilizzo del Pva ha sicuramente aiutato i carpisti a catturare più pesci, in quanto consente di portare nei pressi dell'innesco segnali di cibo molto forti. Il mio metodo preferito è la pesca con un piccolo stick, anche se spesso per la pesca a lunga distanza utilizzo dei sacchetti in pva a formare le tanto nominate " Bombette".

PRECISIONE

Vista la velocità delle sessioni di pesca, vi è la necessità di esche che emanino segnali nel minor tempo possibile, ma che al tempo stesso non ci facciano perdere tempo con pesci di disturbo .

Proprio per il motivo succitato, tendo ad usare pastelle intorno alla mia esca, o addirittura pellet da innesco, o semplicemente utilizzando delle esche performanti in termini di attrattività nel breve periodo.

L'utilizzo di esche piccole consentirà di non avere l'effetto selezione di taglia, ma ci aiuterà sicuramente ad avere  maggiore attività sui nostri inneschi.

L'idea di ammollare gli inneschi può dare sicuramente una marcia in più e aiutare nella rapidità dell'esca.

Non bisogna inoltre sottovalutare la potenza addescande del classicissimo mais dolce.

In una sessione che ha come unica limitazione il tempo di permanenza lungo le sponde , il fatto di sparpagliare troppe esche potrebbe essere deleterio, sia in termine di sovradosaggio, sia in termini di area di pastura. Va da se che statisticamente più esche ci saranno in acqua e meno probabilità si avrà di avere una mangiata nel breve periodo. Tuttavia vi sono situazioni in cui immettere poco cibo ma a cadenze regolari, attiva la mangianza del pesce.

La soluzione migliore è quella di essere il più precisi possibili, essere discreti e riuscire a creare il giusto interesse nell'intorno del nostro innesco: questo diventa difficile nella pesca a lunga distanza dove si cercherà di essere più precisi possibile effettuando pochi lanci in modo da non allontanare il pesce dalla zona individuata. Nel caso in cui si ricorra a metodi di pasturazione come lancia boiles o spomb, bisognerà essere concentrati e con l'utilizzo della clip del mulinello concentrare il più possibile le esche di richiamo.

LEGGEREZZA

Arriviamo infine all'attrezzatura; ci basterà portare con noi un secchiello con degli stick già pronti o degli inneschi già pronti , limitando la quantità di materiale da portarci appresso in modo da poter essere rapidi e leggeri e concentrarci solamente nell'azione di pesca.

Carpfishing ultralight non significa pesca a feeder, ne tantomeno doversi limitare o utilizzate attrezzature particolari. Vanno benissimo le attrezzature che gia possediamo!

Con una canna da 3,5 libre possiamo svolgere qualsiasi tipo di pesca, sia nel sottoriva, sia a lunga distanza, in quanto il termine ultralight non vuol dire pesca a corto raggio, bensi vuol dire velocità, leggerezza nell'attrezzatura e utilizzo del tempo in maniera il più intelligente possibile.

Tutta la minuteria potrà essere organizzata in piccoli contenitori e ci basterà una borsa per avere con noi tutto l'occorrente ben organizzato.  Altro grande consiglio sono i picchetti al posto del pod dove questo è possibile, in quanto limitano di molto il tempo di montaggio dell'attrezzatura.

Ripercorrendo questi quattro semplici punti, si avrà il risultato perfetto in pesca.

Carpfishing ultralight per me rappresenta il futuro!

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carpfishing ultralight shimano