Fluorocarbon e casting: i consigli di Stefano Ruggi

Fluorocarbon in pillole

Il grande successo del fluorocarbon tra i pescatori di black bass va ricercato in tutte quelle qualità che lo differenziano dagli altri fili.

1. Invisibilità: il fluorocarbon ha un indice di rifrazione della luce quasi uguale a quello dell’acqua, questa caratteristica lo rende molto meno visibile agli occhi del pesce rispetto ai fili tradizionali.
2. 
   Basso coefficiente di allungamento: che tradotto significa ferrate più efficaci e maggiore sensibilità in pesca.
3. 
   Maggiore resistenza all’abrasione: caratteristica per i bassman importantissima, vista l’abitudine del bass di soggiornare a ridosso delle più svariate coperture e cover, dove tenta di infilarsi una volta allamato.
4. 
   Maggiore densità del filo e quindi maggiore affondamento: caratteristica importantissima nelle tecniche finesse e nella pesca a crankbait dove è importante far raggiungere ai nostri artificiali la giusta profondità nel minor tempo possibile.

Tecniche e abbinamenti standard

Aspire Fluorocarbon

L'Aspire Fuorocarbon è un fluorocarbon giapponese di elevata qualità. Praticamente invisibile in acqua, estremamente morbido e in grado di affondare ben 4 volte più rapidamente rispetto ad un normale monofilo. È perfetto in combinazione con l'Aspire Silk Shock, soprattutto in caso di gare e competizioni, grazie al fatto di consentire una presentazione dell'esca estremamente naturale ed una resistenza all'abrasione incredibile.

Consiglio Green

Troppo spesso mi capita di trovare abbandonate sulle rive dei fiumi e dei laghi che frequento delle bobine di filo vuote e altri rifiuti.
Grazie a Shimano e alla operazione #ShimanoGreenLine da oggi puoi gettare le tue bobine di filo vuote direttamente in negozio, aiutando la natura.
Più bobine verranno raccolte, maggiore sarà il contributo che Shimano destinerà ad attività legate alla salvaguardia delle acque e della fauna ittica, oltre all'1% del fatturato totale del filo per l'anno 2016.

Scopri tutti i dettagli dell'iniziativa sulla pagina Green Line

Stefano Ruggi