Pubblicato il 25-01-2016 in Tutorial

Mulinelli a freno avanti o dietro?

Esiste una discussione da lungo tempo tra i pescasportivi, se sia più efficiente in termini di frizione un mulinello a freno avanti o a freno dietro.

Premetto che in questo genere di diatribe, il gusto personale ha spesso il sopravvento sulle ragioni tecniche. Non voglio quindi in questo mio articolo creare delle regole assolute, ma solo spiegare dal punto di vista tecnico le caratteristiche dei due tipi di frizioni.

I mulinelli a freno avanti hanno il pacchetto di dischi della frizione posizionato sulla testa della bobina. Il galletto di regolazione è quindi anche lui sulla testa della bobina. Il lato positivo è che i dischi possono avere diametri anche notevoli in funzione del diametro della bobina. Dischi di frizione di notevole diametro sono evidentemente più potenti e possono sopportare anche regolazioni estreme. Per contro soffrono di poca sensibilità alle regolazioni più basse, non potendo evitare di avere superfici di contatto tra i dischi di notevole superficie.

I mulinelli a freno dietro hanno la frizione posizionata alla fine dell’asse è quindi in posizione sacrificata in termini di spazio. Questi mulinelli hanno forzatamente dischi del freno di diametro più piccolo. A causa di ciò sono inadatti a sopportare carichi di frizione estremi e anche a serraggi importanti e non possono raggiungere i carichi dei freni avanti. Da questo si potrebbe dedurre un vantaggio verso i freni avanti.

In realtà questo vantaggio dei freni avanti sui freni dietri non esiste, perché tutto deve essere giudicato in termini di uso.

Se siete indirizzati a pesche relativamente pesanti che comportano carichi di frizione gravosi, senza alcun dubbio i mulinelli a freno avanti sono i più adatti. Non troveremo certo mai, per esempio, mulinelli a freno dietro per fare surf casting o spinning in mare….

Se invece fate pesche più leggere, tipo bolognese, inglese, trota lago, feeder o in genere pesche che richiedano fili e finali più fini, allora i mulinelli a freno dietro prendono chiaramente il sopravvento……I dischi di frizione più piccoli, che non possono raggiungere serraggi estremi, sono al contrario moto più sensibili alle regolazioni più leggere. In questo caso hanno un vantaggio notevole verso i freni avanti, perché possono gestire al meglio regolazioni estremamente leggere, per finali dallo 0,08 al 0,16-0,18.

Resta quindi evidente che il tipo di frizione va scelta in base al tipo di pesca che si fa.

Ci sono altre differenze tra i due tipi di frizione che vanno evidenziate.

Sino a pochi mesi fa molti pescatori comperavano freni avanti a causa del diametro della bobina. Infatti sul mercato diverse ditte, inclusa la Shimano con i modelli Aero, avevano introdotto modelli a freno avanti con bobine estremamente large di diametro. Una bobina molto larga ha un vantaggio in termini di lancio, facilitando la fuoriuscita delle spire del filo. I pescatori quindi sacrificavano le prestazioni della frizione in favore di quelle di lancio.

Queste ragioni oggi non hanno più senso di esistere, perché la Shimano ha introdotto, sola sul mercato, nuove famiglie di mulinelli a freno dietro con bobine di diametro simile ai mulinelli Aero a freno avanti e quindi con performance di lancio simili; stiamo parlando dei nuovi Stradic Ci4+ RA e Super Gt RD Aero.

Possiamo quindi ritornare a scegliere in funzione della tecnica impiegata.

Nelle pesche leggere i mulinelli a freno dietro hanno altri vantaggi nei confronti dei freni avanti. In primo luogo la facilità di regolazione veloce data dal posizionamento del pomello di regolazione. Regolare velocemente la frizione di un mulinello a freno avanti è evidentemente più problematico di un freno dietro. In un caso si rischia di interferire col filo, ed in ogni caso si è nettamente più lenti.

Col freno posteriore, l’acceso alla frizione è immediato e molto più veloce. Stiamo parlando di situazioni in cui usiamo finali molto sottili ed abbiamo allamato pesci di una certa stazza. Queste prede tendono ad avere una fuga veloce ed è in quel momento che di solito si rompe il finale. Con freno dietro si hanno molte più possibilità di arrivare ad aprire la frizione in tempo.

Un secondo vantaggio importante è la possibilità di applicare ad un freno posteriore la così detta frizione di combattimento, chiamata Fightin’ Drag. Questo incredibile accessorio è attualmente prodotto solo dalla Shimano sui suoi mulinelli a frizione posteriore. La frizione a leva di combattimento lavora in stretta sinergia con la frizione tradizionale. È in pratica una leva che può indurire o allentare la frizione a seconda della direzione in cui viene girata. In pratica si regola la frizione sul carico di rottura del finale impiegato e nel caso di fughe improvvise del pesce allamato, con un semplice e rapidissimo movimento si allenta la frizione. Quando invece si arriva a situazioni estreme in cui, per esempio, il pesce corre verso ostacoli sommersi, ci si gioca il tutto per tutto ruotando la leva di combattimento il direzione opposta. Questa azione di indurire il freno è anche molto utile quando si guadina la preda. E’ una situazione critica, perché con la frizione troppo aperta non si riesce a guadinare, ma al tempo stesso capita di sovente che la preda alla vista del guadino decida per una fuga ulteriore. Queste situazioni possono essere affrontate in maniera molto più efficiente con un mulinello a freno posteriore con leva di combattimento (fightin’ drag).

Pierangelo Zanetta