Pubblicato il 23-11-2015 in Prodotto

Il concetto X-Rap di Rapala

Agli inizi del 2000 una forte ventata innovativa colpì il mondo delle esche artificiali e, in particolare, quello delle imitazioni di pesci foraggio. Le principali aziende specializzate in questa produzione, prima di tutte la Rapala, stavano studiando delle alternative al modo di muoversi tradizionale delle loro esche munite di timone di nuoto.

La spinta per questa nuova ricerca era stata data dall’avvento delle swimbaits, imitazioni di pesci che rispondevano molto bene ai recuperi variati fatti di strappi (jerkate) ma che essendo prive di timone di nuoto non potevano scendere molto in profondità durante il recupero; negli intenti della Casa finlandese c’era invece la volontà di produrre una imitazione a forma di minnow, quindi dotata di timone di nuoto, che potesse esibire sbandate e cambiamenti di rotta nei recuperi ritmati fatti di strappi e rilasci, raggiungendo profondità prestabilite.

La nuova esca del 2000 doveva, inoltre, essere equipaggiata con la migliore tecnologia che materie plastiche e sistemi di riproduzione olografica avevano a disposizione. Nasceva così il “concetto X-Rap”, tecnologia racchiusa in un pesce finto che fosse la combinazione ideale di tutti traguardi raggiunti dalle precedenti generazioni di artificiali Rapala. I risultati di questo imponente progetto arrivarono nel 2005, quando venne proposto al mondo dei pescatori il primo X-Rap lungo 10 centimetri, dotato di sistema olografico interno e specifico per acqua dolce e mare.

Movimento “slashbait”


Ma l’innovazione più sensazionale di questo nuovo Rapala è la sua azione di nuoto. Nei recuperi regolari e lenti l’X-Rap si muove in maniera vivace, con un effetto rollio abbastanza pronunciato, mentre nei recuperi a scatti e rilasci sembra perdere l’assetto, si pone quasi di fianco, tende a compiere dei semicerchi, pare insomma un pesce che cerca di fuggire impazzito dal suo inseguitore. Grazie alla sbilanciatura momentanea del suo assetto, dovuta sia alla struttura del corpo sia alla presenza di sferette mobili interne, l’X-Rap appare incredibilmente naturale nel nuoto che, pur essendo imprevedibile nelle traiettorie e nei cambi di direzione dopo una jerkata vivace, attira gran parte dei predatori d’acqua dolce e marini.
Primo artificiale dotato di questa azione che venne definita “slashbait”, a simulare una preda ferita che fugge terrorizzata, l’X-Rap assomma anche altre caratteristiche uniche, come ad esempio la grande aerodinamicità che permette di ottenere lanci molto lunghi, persino controvento. Una sfera di buon diametro è libera di scorrere nella seconda metà del minnow verso la coda ed è spostata nel lancio dalla forza centrifuga, migliorando l’asseto dell’esca e consentendo proiezioni lunghissime. Questa stabilità dell’assetto, denominata “Long Cast System”, favorisce anche le sbandate imprevedibili dell’esca durante le jerkate poiché la sfera interna, nella sua corsa verso la coda e viceversa, sbilancia l’assetto del Rapala con sbandate incredibilmente naturali.

X-Rap ai Raggi X


Ecco come si presenza, in trasparenza, la struttura rivoluzionaria dell’X-Rap. Sono visibili le sferette raggruppate responsabili del rumore attirante e la sfera che si sposta nel senso della lunghezza, per favorire i lanci.