Pubblicato il 17-07-2015 in Magazine

Long Range Method Feeder con Francesco Di Veronica

In molti ambienti il pesce è abituato a sostare a distanza, laghi commerciali molto pressati o laghi naturali nelle zone ad acqua bassa, carpe, carassi, breme, tinche ecc.. Oggi sono stato nel lago di casa, Castel Gandolfo, lago profondissimo ma con zone ad acqua bassa che si protraggono anche oltre i 100 metri. Il lago è famoso perle sue carpe e gli amur che raggiungono notevoli dimensioni ma anche per una discreta popolazione di scardole e qualche tinca. La mia postazione odierna è in una spiaggia molto frequentata da canoe, pescatori a spinning e bagnanti ma che sembrano non disturbare il pesce abituato alla loro presenza.


La Tattica


La mia tattica prevede l’individuazione di una profondità di 4 metri alla quale posso trovare il bianco di taglia. Dopo un accurato plumbing individuo la profondità a 85 metri. Per raggiungere quella distanza preparo due canne identiche, delle Beastmaster Commercial 12’6’’ montate con due Ultegra XS-B 5500, dei mini surf ideali per la pesca a feeder e method a distanza, grandi capacità di lancio, potenza e 105 cm di filo recuperato per giro di manovella. Uso la bobina con riduttori da 3500 e in madre uno 0,22 Technium, per distanze maggiori o in caso di vento utilizzo un filo più sottile in bobina e uno shock leader. Sulla prima canna monto un flat method da 60 grammi large, sull’altra una gabbietta da distanza da 50 grammi che mi serve per pasturare. Con due paletti misuro esattamente la distanza e procedo a clippare la lenza alla distanza voluta. Il mio set up prevede l’uso di due paletti ed un avvisatore acustico poiché la sponda è scoscesa e le mangiate sono a ritmo molto lento.


Pastura ed esche


Per questo tipo di pesca necessito di una pastura tenace e veloce, devo riuscire ad arrivare sul fondo in maniera compatta senza dispersioni per aprire poi in fretta, allo stesso tempo devo lasciare sul fondo piccole particles per le tinche. In questo periodo dell’anno il pesce ha bisogno di una pastura dolce che dia una leggera sostanza , normalmente per questo scopo uso la Swim Stim Match Sweet Fishmeal, una pesce dolce che è la mia scelta preferita per il bianco quando so di aver bisogno di una pastura al pesce, rispetto alle dolci è più selettiva nei confronti del pesce di taglia. Aggiungo delle pellet al krill da 3 mm per lasciare un po’ di particles sul fondo in una misura pari al 15% del totale. Per la pasturazione a gabbietta uso invece due tappi e del mais XL Sweetcorn Original.

Le esche sono due, un innesco doppio di Nuggets gialla e rossa semiaffondante e pop up ed un grano di mais rosso su un amo del 14, il piccolo omino di neve è più selettivo nei confronti delle scardole. Il finale sarà composto da 7 cm di Aspire Silk Shock dello 0,18. Come sempre preparo la pastura prima di partire così che assorba tutta l’acqua in maniera omogenea e rifinisco qualora ne abbia bisogno direttamente sul posto.


La Sessione


Oggi c’è un leggero vento di scirocco che rappresenta una situazione in genere buona per il lago ma rende più difficoltosi i lanci. Ho l’accuratezza di non aspettare l’impatto del method a canna alta, il che mi procurerebbe data la non elevata profondità e la notevole distanza un bel po’ di filo in bando che mi farebbe temere nel tensionamento lo spostamento del method, così metto la punta in acqua poco prima che il method cada, è un piccolo trucco per la pesca a distanza. Dopo aver pasturato con 20 lanci di cage attendo la prima mangiata.

Mezz’ora ed arriva una grossa scardola a far bippare l’avvisatore. Sarà la loro regolarità ad intervalli di mezz’ora a darmi delle catture, scardole molto grosse, dai 600 grammi al kg. La situazione cambia nel primo pomeriggio quando un bip più deciso e continuo segna l’arrivo della prima tinca, un pesce da kg e mezzo circa. Come so ormai per esperienza le tinche non sono mai sole, girano a gruppetti di 2 o 3 esemplari ed avevo ragione, dopo 15 minuti arriva una seconda tinca appena più grossa ma ancora un maschio. Un maschio da 1,5 kg/1,8 kg è un pesce grosso, non oso pensare se dovesse arrivare una femmina.

Due ore e arriva un’altra coppia di maschi inframmezzati da qualche ingorda scardola ma è a sole calato che il bip buono arriva, è una femmina molto grossa ed ancora priva di uova, un bellissimo pesce che con le uova formate non immagino quanto possa aumentare di peso. Soddisfatto decido di fare un paio di foto ma so che le tinche non sono mai sole, così lancio di nuovo mentre faccio le foto e poco prima di chiudere un'altra tinca mi da giusto il tempo di due scatti. Una bella sessione in un lago difficile non nel migliore periodo ma…è il mio lago, lo conosco e so prenderne sempre il meglio.

Francesco Di Veronica