Pubblicato il 08-10-2013 in Magazine

ALE ED IVANO…BRONZO MONDIALE

Una annata ricca di successi la nostra. La delusione del mondiale dell’anno scorso in Romania ci ha scosso dentro e ci ha dato una carica particolare nell’affrontare tutte le prove a livello italiano e di Club Azzurro di quest’anno.

Una carica talmente positiva tale da permetterci di vincere il Club Azzurro, da conquistare il primato di settore al Campionato Italiano e da farci arrivare prontissimi per affrontare il mondiale in Portogallo con l'energia giusta.

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Dopo diversi anni di insuccesso, l’Italia torna a farsi vedere tra le prime postazioni, segno decisivo che i cambiamenti organizzativi che si stanno attuando all’interno della Nazionale, iniziano a dare i propri frutti.

la squadra

La squadra è stata sicuramente una delle più affiatate degli ultimi anni, non sono emerse le solite gelosie e nemmeno i soliti battibecchi interni, sintomo che anche tra primi della classe si può essere in sintonia.

La fiducia che ognuno mette negli altri compagni è il primo passo per ottenere risultati positivi.

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CENNI DI COMPETIZIONE

La gara è stata tra le più agguerrite che io abbia mai fatto. Conoscevamo il campo gara, sia perché sede di altri mondiali, sia perché un gruppo di noi ha speso proprio in Portogallo le proprie ferie per andarlo a provare.

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Il sorteggio nei tre settori ha visto abbastanza soddisfatto il Ct Alfonso Vastano, che ben conosce le nostre caratteristiche. Nel settore A, il più pescoso, necessitava di due campioni capaci di macinare pesce su pesce, il settore B necessitava di due atleti in grado di contrastare la voracità di altre nazioni, con una pesca costante e numerosa, e infine il settore C, a detta di molti il più impegnativo in quanto caratterizzato dalla bassissima presenza di pesce, è capitato a me ad Ivano, che come prerogativa abbiamo quella di riuscire a scovare i pesci ovunque!

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La gara, della durata di 72 ore, si è caratterizzata da un tempo instabile, con caldo e sole nella prima giornata e pioggia e vento per il resto della competizione.

La strategia nel nostro settore è stata fin da subito quella di cercare di pescare il più lontano possibile per riuscire a catturare qualche singolo pesce di passaggio. Sono bastate poche ore per riuscire a mettere a segno il primo pesce che ci ha fatto balzare al primo posto della classifica del nostro settore: primo posto che abbiamo praticamente mantenuto per tutta la durata della gara.

ATTREZZATURA AL TOP

La canne Shimano, esclusivamente da 3,5 libre montate con del filo Technium dello 0,20, ci hanno permesso di effettuare alcune catture a distanze che le altre coppie non sono mai riuscite a raggiungere durante la gara.

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Tuttavia la pesca a lunga distanza non è sempre l'unica soluzione e, soprattutto in competizioni così lunghe, può esserci  la necessità di cambiare strategia in corsa.

In questo è stato fondamentale il supporto delle riserve, del vice CT e del CT, che hanno osservato i movimenti del lago e le varie catture delle altre nazioni. Sulla base di queste osservazioni, dopo una breve riunione, è stato deciso insieme il cambio tattico. Bisognava infatti cambiare distanza di pesca ed effettuare una differente pasturazione per aumentare il numero di abboccate.

le indicazioni e le scelte tattiche del CT alfonso vastano

Dopo aver abbondantemente pasturato con lo spomb una fascia a circa 80 metri dalla riva, sono iniziate le danze.

In questa fascia infatti il pescato è stato molto più numeroso, anche se la taglia non è stata delle migliori.

Dopo 72 ore estenuanti, dove praticamente non si è chiuso occhio e dopo una partenza in salita, i ragazzi si sono dimostrati all’altezza della situazione, meritando di essere tra le prime posizioni.

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Per me ed il mio socio Ivano De Bortoli poi, il settore è rimasto in mano nostra, consentendoci di raggiungere un traguardo che non ci saremmo mai aspettati: il Bronzo Individuale.

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La costanza, la tecnica, l’affiatamento e la coordinazione all’interno del box hanno rappresentato quella marcia in più che fa poi la differenza tra il successo e la delusione.

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Dopo anni di sacrifici, di test e di costante miglioramento siamo finalmente riusciti a portare a casa una medaglia che rappresenta il coronamento di un sogno.

Sicuramente l’attrezzatura ci ha aiutato, infatti, la prima parte della gara è avvenuta a distanze tali da mettere in imbarazzo i membri delle nazioni vicine a noi, che non riuscivano a raggiungere le nostre distanze. Materiali che ci danno una sicurezza e una marcia in più sono sicuramente parte integrante del nostro successo.

Le esche utilizzate, soprattutto per quanto riguarda la pasturazione effettuata con canapa e pellet mediante lo spomb, hanno messo in movimento il pesce che non è più uscito dalla nostra zona di alimentazione.

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Tecnica, grande sacrificio, un pizzico di fortuna e un grande supporto morale, ci hanno regalato una medaglia che spero segni l’inizio di una nuova era per la Nazionale Italiana.

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Un grazie di cuore a tutto il gruppo di ragazzi splendidi che si sono superati in questi giorni di gara.

Da me ed Ivano poi un ringraziamento particolare anche al Team Tribal Shimano Italia e a Dynamite Baits che con professionalità e garanzia ci aiutano a fronteggiare e vincere le nostre competizioni. Grazie di cuore.

Alessandro Crosato